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Un carroarmato del 1° reggimento corazzato degli Ulani Krechowiecki distrutto nella zona di Castelfidardo I combattimenti nella zona di Ancona sono caratterizzati dalla tattica polacca di occupare prima le importanti posizioni dominanti sulle alture, per conquistare poi tutto il territorio che si può osservare dalle alture stesse. Le forze polacche sono schierate nel modo seguente, procedendo da sinistra, nel settore montano, verso destra, nel settore costiero: Banda partigiana dei Patrioti della Maiella, Corpo Italiano di Liberazione, 5^ Divisione Kresowa, 3^ Divisione Fucilieri dei Carpazi. Il II Corpo d’ Armata Polacco non ha ancora completato il concentramento di tutti i suoi reparti e le sue possibilità operative risultano così limitate. In questa situazione, il gen. Anders, nell’impostare l’offensiva, si propone sempre il porto di Ancona come obiettivo principale. Tuttavia, nel caso probabile che l’azione contro Ancona subisca un temporaneo arresto, l’alternativa è quella di impadronirsi delle alture a nord del Musone per poi sfruttare queste posizioni dominanti per un ulteriore successivo attacco verso l’obiettivo principale.

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