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Corsi professionali e scuole.
Di particolare interesse è poi l’istituzione di scuole per
i soldati del II Corpo. Accanto a corsi specifici militari (scuola di
artiglieria contraerei a S. Ginesio, scuola trasmissioni a Falconara,
corsi per agenti della Polizia militare a Jesi, Senigallia ed Urbino,
scuola di cartografia per ausiliarie a Recanati), il Comando del II Corpo
organizza anche corsi professionali, di scuola media e di maturità.
E così a Fermo c’è la scuola per periti meccanici,
a San Severino si svolgono corsi di formazione tecnica, a Macerata nasce
una scuola di taglio e cucito per le ausiliarie, a Porto San Giorgio funzionano
la scuola media e il ginnasio per le ausiliarie, ad Ancona si tengono
corsi per infermiere, a Sarnano ed Amandola opera il molto frequentato
ginnasio e liceo della 3^ Divisione “Fucilieri dei Carpazi”.
Questo aspetto culturale è di notevole importanza perché
dimostra la continua attenzione del generale Anders nei confronti dei
suoi soldati e costituisce una ulteriore conferma della sua duplice funzione
di esperto capo militare e di personalità politica dalle alte doti
morali. Di sicuro il gen. Anders si propone anche di formare, dal punto
di vista tecnico, i quadri di quello che doveva diventare il nuovo esercito
della Polonia. Ma, una volta svanito il sogno di rientrare in una Polonia
libera e restituita alla sua integrità territoriale, i corsi professionali
e scolastici, proseguiti da molti studenti – soldati presso le università
italiane, assumono il compito di preparare gli uomini e le donne del II
Corpo ad inserirsi nella vita civile.
Il II Corpo pubblica inoltre giornali, periodici, libri scolastici, saggi
storici, manuali, romanzi, raccolte di poesie. Questa attività,
nel suo complesso, porta in Italia, per merito del gen. Anders, alla nascita
di una “Piccola Polonia”, che ben presto diventa un punto
di riferimento per i polacchi d’Europa perché in essa sono
presenti tutti gli elementi della vita sociale e culturale del loro Paese.
I polacchi acquisiscono proprio in Italia – e in particolare nelle
Marche – con le scuole e le pubblicazioni del II Corpo, la forza
spirituale e le esperienze professionali e culturali che saranno loro
utili per affrontare la nuova difficile realtà dell’esilio
e della dispersione in ogni parte del mondo. Al tempo stesso si confermano
e si consolidano gli storici rapporti di amicizia tra polacchi e italiani,
dovuti alle comuni origini culturali.
Nelle Marche rimane oggi la memoria di quegli anni, resa ancora più
viva e presente nel cuore dei cittadini dal Cimitero di Guerra di Loreto,
in cui riposano i soldati polacchi che hanno combattuto per la libertà
della Polonia e dell’Italia.
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