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Dopo Ancona: la nuova strategia alleata.
Dopo la conquista di Ancona, prosegue l’avanzata del II Corpo polacco
verso nord. L’obiettivo è quello di inseguire e logorare
i tedeschi che si stanno ritirando verso la Linea Gotica. Il 19 luglio
1944 viene superato il fiume Esino da parte di due Gruppi di combattimento,
uno per ogni divisione di fanteria del Corpo, e il giorno successivo le
truppe si trovano in vicinanza del fiume Misa, che costituisce ora la
nuova linea del fronte.
Poiché le resistenze tedesche sono forti, entrano in azione entrambe
le divisioni polacche ed i tedeschi si ritirano lungo una linea difensiva
situata tra il fiume Misa ed il fiume Cesano. La 3^ Divisione “Fucilieri
dei Carpazi” è schierata sulla fascia costiera adriatica
e la 5^ Divisione “Kresowa” alla sua sinistra, mentre il CIL
opera ancora più ad ovest. Il 4 agosto le truppe polacche, che
già il 26 luglio erano entrate a Ostra, occupano Senigallia e il
5 agosto il CIL arriva a Ostra Vetere e Barbara.
Ma proprio in questo periodo la strategia alleata subisce un cambiamento:
la conquista del porto di Ancona, che porta notevoli vantaggi sul piano
logistico, contribuisce ad indurre gli Alleati a spostare sul versante
adriatico l’asse di attacco dell’ 8^ Armata britannica contro
la Linea Gotica. Al II Corpo vengono così affidati nuovi compiti
che prevedono la messa in sicurezza della Strada Statale N. 76, in quanto
dovrà essere percorsa dalle due unità, I Corpo canadese
e V Corpo britannico, che hanno avuto l’ordine di trasferirsi nel
settore adriatico per l’azione contro la Linea Gotica. Al tempo
stesso i polacchi devono impadronirsi delle posizioni di partenza da cui
gli Alleati sferreranno l’attacco contro la Linea Gotica.
Dal 9 agosto inizia l’attacco contro la linea del fiume Cesano,
condotto da entrambe le divisioni di fanteria con l’appoggio della
2^ Brigata corazzata e del 7° Reggimento “Ussari”. Nei
due giorni della battaglia i polacchi conquistano Scapezzano, Monterado,
Monte Porzio: l’ 11 agosto vengono stabilite due teste di ponte
sul fiume Cesano, mentre il CIL occupa la linea di cresta Corinaldo –
Castelleone di Suasa.
La battaglia per la conquista della linea del fiume Metauro dura dal 19
al 22 agosto e ad essa prende parte l’intero Corpo polacco. Il piano
di attacco, analogo a quello impostato durante la Seconda Battaglia di
Ancona, prevede una decisa azione lungo l’asse Mondolfo –
San Costanzo, condotta dalla 3^ Divisione “Fucilieri dei Carpazi”
e dalla 5^ Divisione “Kresowa”, accompagnata da una manovra
di aggiramento delle formazioni corazzate lungo la linea di cresta Monte
Rosario - Montemaggiore. Attacchi diversivi precedono l’intera azione.
Già il 19 agosto, dopo duri combattimenti, vengono conquistate
la collina “Il Vicinato” e S. Costanzo. L’azione della
2^ Brigata corazzata porta il 20 agosto alla conquista di Monte Rosario:
gli scontri sono particolarmente intensi perché i tedeschi dispongono
di carri armati Panther e di cacciacarri pesanti Nashorn. Il 21 agosto
i carri armati polacchi sono a Cerasa e a Monte S. Giovanni, mentre i
fanti della “Kresowa” entrano a S. Giorgio di Pesaro e Piagge.
Nella sera del 21 agosto avviene il contatto tra le pattuglie divisionali
e le formazioni della Brigata corazzata. All’alba del 22 agosto
la sponda meridionale del fiume Metauro, fino a Fossombrone, viene del
tutto occupata dai polacchi. Con questa battaglia, che per la sua intensità
ricorda quella di Montecassino, vengono notevolmente indebolite le forze
tedesche e, al tempo stesso, vengono rese disponibili per gli Alleati
le basi di partenza per l’attacco alla Linea Gotica.
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