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IL II CORPO D’ARMATA POLACCO: LE BATTAGLIE DI LORETO, CASTELFIDARDO E DI OSIMO PER LA PRESA DI ANCONA

11 - 19 luglio 1944

La costituzione del II Corpo d’Armata Polacco

Nato ufficialmente in Iraq nel luglio 1943, le vicende del II Corpo d’Armata Polacco affondano le radfici nella stessa storia della Polonia. Si tratta infatti in gran parte di quei soldati che erano stati fatti  progionieri dall’Armata Rossa nel corso dell’aggressione alla Polonia scatenata il 1.9.1939 dalla Germania nazista e, il 17.9.1939, dall’Unione Sovietica, unite da un Patto di non aggressione che si proponeva  di creare nell’Europa centrale distinte sfere di influenza controllate dai due paesi. La Polonia deve subire le conseguenze dell’occupazione nazista: sterminio delle comunità ebriache, eliminazione della classe dirigente polacca, deportazioni, tentativo di cancellare l’identità culturale polacca, feroce repressione della Resistenza. Alla fine della guerra la Polonia paga il più alto sacrificio con oltre 6 milioni di morti su di una popolazione di 36 milioni di abitanti. I tedeschi annettono direttamente al Reich le province occidentali  ed impongono un Governatorato Generale, sotto controllo tedesco, nei territori di Varsavia, Cracovia e Lublino. L’Unione Sovietica procede a deportare nei campi di lavoro forzato oltre un milione di cittadini polacchi e considera le regioni invase della Polonia orientale come suo territorio. Vengono compiute anche uccisioni in massa come il massacro di Katyn: 21.851 prigionieri di guerra polacchi (4.421 nella foresta di Katyn, presso Smolensk e gli altri in diversi campi di concentramento) sono eliminati nel 1940, dopo un ordine del Politburo sovietico, per una terribile pulizia di classe attuata allo scopo di sopprimere quei cittadini che in un futuro avrebbe ro potuto guidare una lotta per la rinascita della Polonia.
L’invasione tedesca dell’Unione Sovietica, nel giugno del 1941, porta ad un cambiamento della situazione politica e militare: il governo polacco in esilio di Londra, guidato dal generale W. Sikorski, raggiunge con i sovietici un accordo, secondo il quale verrà concessa un’aministia ai polacchi rinchiusi nelle prigioni e nei campi di lavoro forzato sovietici. Con gli ex prigionieri verrà formata un’ Armata polacca destinata a partecipare alla comune lotta contro la Germania nazista. Al comando dell’Armata viene posto il gen. Anders, che i sovietici avevano fatto prigioniero nel 1939 e rinchiuso nel carcere della Lubianka.
Il gen. Anders, con l’appoggio britannico, riesce ad ottenere che i soldati polacchi e numerosi civili lascino l’Unione Sovietica e si trasferiscano prima in Persia e poi in Iraq: l’esodo avviene tra il  marzo e l’agosto 1942. Nasce così, in Medio Oriente e dotato di mezzi ed armamenti britannici e americani, il II Corpo d’Armata polacco che, dopo un intenso addestramento, viene inviato in Italia nel periodo dicembre 1943 – aprile 1944 allo scopo di sostituire i reparti Alleati trasferitisi in Inghilterra per partecipare allo sbarco in Normandia.
Sarà affidato proprio al II Corpo polacco, nel maggio 1944 e nell’ambito dell’offensiva alleata contro la Linea Gustav, il compito di conquistare l’altura di Montecassino che i polacchi riescono ad espugnare, dopo tre precedenti tentativi operati dalle forze Alleate e miseramente falliti, in quella che è stata considerata una delle battaglie più feroci e sanguinose combattute nella Seconda Guerra Mondiale.

Fonti bibliografiche:
G. Campana – “La battaglia di Ancona del 17-19 luglio 1944 e il II Corpo d’Armata polacco”, Istituto Regionale per la storia del Movimento di liberazione nelle Marche e Regione Marche, 2002
G. Campana, R. Orsetti – “Ancona 1944 – Immagini dei fotografi di guerra inglesi e polacchi”, Regione Marche e Istituto Regionale per la storia del Movimento di liberazione nelle Marche, 2004